TRIBUNALE DI ROMA, sez I civ., Ordinanza del 23 dicembre 2017
“(…)
Deve essere disposta a tutela del minore e al fine di evitare il diffondersi di informazioni anche nel nuovo contesto sociale frequentato dal ragazzo, l’immediata cessazione della diffusione da parte della madre in social network di immagini, notizie e dettagli relativi alla vicenda giudiziaria inerente il figlio.
In merito deve rilevarsi come la xxxxx non abbia ottemperato all’invito formulato dal giudice all’esito dell’udienza del 31 maggio 2017 di divieto <<di pubblicazione sui social network di contenuti relativi alle vicende processuali tra i genitori in quanto creano disagi al figlio >>.
Deve inoltre essere previsto che la resistente rimuova dai social network immagini, informazioni, ogni dato personale relativo al figlio ed alla vicenda processuale relativa al minore.
Inoltre, per evitare che contenuti analoghi siano diffusi da terzi deve essere autorizzato il tutore a diffidare soggetti terzi, diversi dalla resistente, dal diffondere tali informazioni, nonché a richiedere ai gestori dei motori di ricerca di deindicizzare informazioni relative al minore.
Al fine di assicurare l’osservanza degli obblighi di fare a carico dei genitori, viene prevista l’astreinte di cui all’art. 614-bis cpc disponendo che in caso di mancata ottemperanza della madre all’obbligo di cessare la diffusione di immagini, video, informazioni sul figlio nei social network, ovvero di mancata ottemperanza all’obbligo di rimuovere tali dati, la stessa dovrà corrispondere al ricorrente e al tutore l’importo indicato in dispositivo per la violazione posta in essere [€ 10.000,00] “
Questo è stato quanto deciso dal Giudice istruttore in riferimento ad un giudizio di separazione dove, tra l’altro, è stata sospsa la responsabilità genitoriale di entrambi gli adulti.
Pertanto, il minore che abbia raggiunto i 16 anni di età può chiedere ed ottenere dal giudice la rimozione delle sue immagini ed informazioni relative alla vicenda giudiziaria precedentemente diffuse dal genitore sui social network, in quanto recanti un disagio.