T.A.R. Campania – Napoli, Sez. V, sentenza 5517 del 27 novembre 2015
La fattispecie concreta vedeva coinvolto un uomo cui veniva negato il rinnovo della licenza relativa al porto d’armi.
Come in effetti emergeva dall’istruttoria amministrativa il **** era stato diverse volte controllato dalle Forze dell’ordine mentre era in compagnia di diversi soggetti ‘noti all’ufficio’ perché gravati da numerosi precedenti penali (di cui -tra l’altro- molti specifici in materia di armi e altri reati di particolare allarme sociale).
La decisione dei giudici, basata su quanto disciplinato da legislatore in merito alle autorizzazioni al porto d’armi -e, si sottolinei, volta a prevenire i sinistri che per effetto di un uso improprio delle stesse possano verificarsi- nonché sulla discrezionalità di cui gode l’Amministrazione nell’emanazione di tali provvedimenti, si è pertanto dimostrata sfavorevole per il soggetto richiedente il nullaosta.
Difatti, per usare le stesse parole del Tribunale Amministrativo “l’assidua e non occasionale frequentazione di soggetti pregiudicati o con precedenti di polizia rappresenta una circostanza che vale di per sé ad escludere la piena affidabilità del soggetto che chiede di essere autorizzato al porto delle armi e a giustificare il diniego di rilascio dello stesso”.